Arti sonore e digitali, la mostra Emotion+the Tech(no)body
L’Acf di Londra ospita l’evento “Emotion+the Tech(no)body”, una mostra a cura di Sally
Golding, a cui partecipano dieci artisti di diverse nazionalità. Arrivano da Italia, Austria,
Germania, Canada e Regno Unito, tutti accomunati dall’interesse per le relazioni che nascono
tra tecnologia, emozioni e corpo. Tra di loro c’è anche Davide Bevilacqua, friulano di origine.
Da cinque anni di casa a Linz, in Austria, Bevilacqua presenta “In summer nights I looked for
insects” in collaborazione con l’artista austriaca Veronika Krenn: la performance presenta
una serie di circuiti elettrici ‘sonori’ elaborati in forma di insetti. Una prima versione di questo
progetto è stato già presentato a Udine nel contesto di una caserma abbandonata, dove gli
insetti elettronici reagivano emanando suoni (in ritmi e frequenze) che cambiavano in base
alle diverse condizioni ambientali ed alla presenza delle persone. Come avviene, in modo
differente certo, anche nel caso dei “normali” insetti che conosciamo tutti. Le installazioni
presenti alla mostra “Emotion+the Tech(no)body” saranno visibili al pubblico dal 21 settembre
al 17 novembre inclusi. Solamente invece nelle giornate del 23 e 24 settembre Davide
Bevilacqua e Veronika Krenn parteciperanno insieme ad altri artisti al Digital Design
Weekend presso il Victoria and Albert Museum sempre nell’ambito dell’Acf (Austrian Cultural
Forum di Londra).
Durante questa sessione autunnale l’Acf sta infatti organizzando un programma di eventi e
progetti che attraversano i settori del cinema sperimentale e delle arti sonore, elettroniche e
digitali. Quello dell’arte digitale è un campo in cui gli artisti provenienti dall’Austria sono
sempre stati considerati dei pionieri: installazioni sonore e new media, programmazione e
arte post-internet fanno tuttora parte dei loro lavori. Tra gli artisti presenti sarà possibile
incontrare anche i lavori realizzati da Stephen Comford, Benedict Drew e Graham Dunning
(dal Regno Unito), Reni Hofmuller, Ulla Rauter e Christine Schorkhuber (Austria), Theresa
Schubert (Germania) e Audrey Samson (Canada e Regno Unito).
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