Il Canaletto ancora in mostra fino al 12 novembre
A Buckingham Palace la Queen´s Gallery presenta un´esposizione dedicata al Canaletto. Il
pittore veneziano con i suoi dipinti, disegni e stampe sarà ancora protagonista all´interno della
galleria fino al 12 novembre. Oltre al celebre artista italiano del XVIII secolo sono visibili al
pubblico anche i lavori di artisti minori che provengono dalla sua stessa zona.
Durante la propria vita il Canaletto fu costretto a trasferirsi fuori dall´Italia, dato che la
Guerra di successione austriaca (1741–1748) impediva i normali rapporti che il vedutista
veneto già intratteneva con i committenti delle sue opere qui in Inghilterra. Parte del
materiale esposto arriva infatti direttamente dalla Royal Collection della famiglia reale: alle
opere del Canaletto la mostra aggiunge poi quelle di altri veneti come Giovanni Battista
Piazzetta, Rosalba Carriera, Francesco Zuccarelli, Pietro Longhi, Marco e Sebastiano Ricci. L
´intermediario principale affinchè Giorgio III acquistasse le opere del pittore fu quel Joseph
Smith, allora console britannico a Venezia, che era noto anche come un collezionista d´arte
molto facoltoso. Dapprima cliente del Canaletto, Joseph Smith avrebbe venduto qualche anno
più tardi gran parte dei lavori di Giovanni Antonio Canal (detto il Canaletto) proprio al Re di
Gran Bretagna e d´Irlanda. Nel Regno Unito attualmente la Royal Collection non è però l´unica
collezione a poter vantare disegni o dipinti realizzati dal famoso veneziano: c´è anche la
londinese Wallace Collection, mentre alcune opere vengono conservate presso la Woburn
Abbey. Sono tutte visitabili.
La selezione proposta dalla Queen´s Gallery racchiude un ottimo esempio dell´arte veneta
dell´epoca: molte le vedute di Venezia, città natale del Canaletto, da quelle su Piazza San
Marco a quelle del Canal Grande, dalle maschere del Carnevale ai teatri ed alle feste
veneziane. Il Canaletto aveva appreso questa tecnica durante la gioventù a Roma, dove aveva
incontrato i primi pittori vedutisti: parliamo dei quadri di Viviano Codazzi, Gaspar van Wittel
e Giovanni Paolo Pannini.
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